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Nell’ultimo anno si è registrato un importante cambiamento del parco autobus circolante, utilizzato per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), verso mezzi più moderni e meno inquinanti, in linea con gli obiettivi perseguiti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili...
Nell’ultimo anno si è registrato un importante cambiamento del parco autobus circolante, utilizzato per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), verso mezzi più moderni e meno inquinanti, in linea con gli obiettivi perseguiti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).
Il monitoraggio trimestrale avviato dal ministero a metà del 2021 sull’evoluzione del parco autobus (circa 43.000 mezzi) mostra come, con l’uscita dalla circolazione dei mezzi diesel di classe Euro 1 da giugno 2022 (come previsto dalla legge 9 novembre 2021, n. 156), la quota di mezzi Euro 5 ed Euro 6 sul totale di quelli diesel è salita al 61,5% (era il 55,9% a luglio 2021). Questa tendenza è destinata a confermarsi nel prossimo futuro con la messa fuori servizio dei mezzi Euro 2 entro la fine di quest’anno e degli Euro 3 entro il 1° gennaio 2024.
Tra luglio 2021 e settembre 2022 è cresciuto del 53% il numero di mezzi a zero emissioni (elettrici), passati da 406 a 621 unità, con un netto aumento (+94 unità) nell’ultimo trimestre. I mezzi a basse emissioni (ibridi) sono aumentati del 41% (da 466 a 659 unità) nel periodo luglio 2021-settembre 2022, con una crescita di 40 unità nell’ultimo trimestre.
Dal punto di vista territoriale, Lombardia e Piemonte guidano la transizione verso un TPL a zero emissioni, rispettivamente con 196 e 109 autobus elettrici circolanti a settembre 2022. In Valle d’Aosta, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria e Lazio è molto elevata (oltre il 49%) la quota di autobus Euro 6, mentre i mezzi più inquinanti (Euro 2-3) rappresentano più del 50% di quelli in circolazione in Molise e Basilicata, e tra il 40% e il 50% di quelli circolanti in Veneto, Calabria, Abruzzo, Sicilia, Umbria e Toscana.
Al 30 settembre 2022 l’età media dei veicoli assicurati è di 10,3 anni, a fronte del valore di 10,6 anni registrato a luglio 2021. Forti sono le differenze territoriali: infatti, tra luglio 2021 e settembre 2022 il Lazio, l’Emilia-Romagna, il Veneto e la Basilicata hanno ridotto fortemente l’età media del proprio parco rotabile, mentre Molise e Sicilia hanno visto un suo aumento, anche se contenuto.
Questi dati non considerano ancora gli effetti positivi sul ricambio del parco mezzi derivanti dagli ordini formalizzati negli ultimi mesi e da quelli che deriveranno dall’uso delle risorse allocate dal Mims agli enti territoriali a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), sul Piano Nazionale Complementare (Pnc) e sul bilancio ordinario del ministero, per un totale di oltre 3,5 miliardi di euro nel biennio 2021-2022.
In particolare, grazie al rapporto di collaborazione instaurato con Consip per offrire alle amministrazioni regionali e locali uno strumento centralizzato per il rinnovo del parco rotabile, da gennaio 2022 sono stati ordinati o preordinati 1.466 mezzi (411 attraverso l’Accordo quadro Autobus extraurbani, 617 attraverso l’Accordo quadro autobus urbani e 438 attraverso l’Accordo quadro autobus a metano) che andranno a sostituire quelli maggiormente inquinanti.
Il prossimo 27 ottobre 2022 sarà pubblicata sulla piattaforma Consip la gara per la fornitura di 1.000 autobus elettrici con tecnologia di ricarica plug-in e pantografo, che consentirà agli enti territoriali di acquisire i veicoli usufruendo delle risorse previste dal Pnrr (Missione 2 – “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. - Investimento 4.4 “Rinnovo flotte bus, treni verdi”).
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